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L’INTERPELLANZA, CARO GHIGLIA & C., LA FACCIAMO NOI!
Categories: casa

Anche domani mattina ci troveremo sotto la casa di Cinzia, Massimo e dei loro due figli. La loro è una storia sentita tante, troppe volte: lui perde il lavoro, lei riesce a trovare solo qualche lavoretto part-time, le entrate della famiglia non consentono più di pagare l’affitto. Il Comune respinge l’emergenza abitativa che permetterebbe loro di avere ancora un tetto sulla testa, ma con la differenza di un affitto “sostenibile”. Il Comune dice no e le motivazioni che adduce sono veramente sconcertanti: non hanno diritto all’emergenza perché Massimo ha lavorato “troppo”… ben un paio di mesi in un anno!!!

Questo sfratto, a differenza di molti altri, non è passato sotto silenzio e di questo clamore mediatico dobbiamo ringraziare il Capogruppo del Pdl al Comune di Torino, signor Ghiglia e la sua richiesta di interpellanza parlamentare.

Leggendo i quotidiani “La Stampa” e “Cronaca Qui”, molti avranno pensato che, finalmente, qualcuno si fosse accorto della situazione di precarietà e di abbandono istituzionale in cui, ormai, versa una parte sempre maggiore della cittadinanza.

Nonostante i grandi proclami di ripresa economica e di raggiungimento di un nuovo benessere dopo le Olimpiadi del 2006, Torino è più povera e indebitata di prima e questo prezzo salato lo pagano soprattutto  i cittadini che non riescono più a pagare l’affitto.

Gli sfratti per morosità a Torino, città nella quale, con il referendum Marchionne, si è appena consumato l’ennesimo ricatto della grande industria ai danni dei cittadini, rappresentano il 90% dei 3200 sfratti eseguiti nel 2009. Il capoluogo piemontese è infatti la seconda città in Italia per numero di sfratti.

In un contesto di crisi profonda, la polemica innescata dal signor Ghiglia appare volta a tutelare (ancora di più!) gli interessi dei più forti e a colpire le famiglie sotto sfratto e chi solidarizza con loro.

A chi come noi pensa che sia un diritto innegabile quello di abitare in un luogo dignitoso; a chi come noi pensa che le risposte della nostra città a questa emergenza abitativa siano insufficienti; a chi come noi crede che sia una vergogna che a fronte di tanti alloggi sfitti di proprietà del Comune le persone finiscano in mezzo ad una strada, noi diciamo di fermarsi oggi davanti al portone di Cinzia e Massimo, per impedire che delle persone che hanno come unica “colpa” quella di essere vittime di questa crisi, finiscano in mezzo ad una strada.

Abitanti di via Frejus e del quartiere San Paolo unitevi a sostegno della dignità

LA DIGNITA’ NON SI SFRATTA

PICCHETTO ANTISFRATTO

VIA FREJUS n. 83

“O SEI PARTE DEL PROBLEMA, O SEI PARTE DELLA SOLUZIONE”

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