14 – 15 gennaio 2011
Due giorni di approfondimenti e di autoformazione
Rete Diritto alla Casa piemontese – A.L.A.TO. – Sportello Il-Legale
“La precarietà come condizione di vita diffusa, la crisi economica e sociale come momento di rottura dello schema globale. Il vuoto della rappresentanza e la percezione concreta di un’assenza di futuro come prospettiva, come vicolo cieco in cui un’intera generazione e se vogliamo un intero tempo sembrano costretti.
Alcuni gruppi di precar@ si organizzano per costruire nuove istituzioni dal basso, praticando forme di resistenza condivise con lo scopo di ricostruire spazi comuni di dissenso per mettere in moto meccanismi di trasformazione dell’esistente per dare risposte concrete ai propri bisogni e a quelli dei propri simili.”
Queste poche righe potrebbero essere l’incipit di un romanzo, invece sono lo spunto da cui partiamo per introdurre la necessità di organizzare un momento di approfondimento su ciò che stiamo vivendo, per capire come possiamo cambiare il nostro presente. A partire dalle nostre attività, da quel lavoro di costruzione di rete e resistenza, da quelle pratiche che agiamo quotidianamente con gli inquilini delle case sotto sfratto, con i migranti che provano a costruire le loro vite nel nostro paese, con i lavoratori costretti a contratti di lavoro a spot e a stipendi che non sono sufficienti ad arrivare alla fine del mese o alla disoccupazione.
Questo workshop come primo momento o come un momento di autoformazione atto a definire un terreno concreto e degli obiettivi praticabili per una autocostituente rete di sportelli e collettivi che ponga il radicamento nel territorio e il cambiamento reale della qualità della vita delle persone che incontra come obiettivo.
Casa: la legge regionale in materia di edilizia sociale può costituire uno spazio comune regionale? Può uno spazio comune di lotta definirsi in opposizione a una legge? Quale funzione ha il processo di accumulazione di capitali attraverso la rendita immobiliare rispetto al crescente fenomeno degli sfratti? Come può il movimento per il diritto alla casa a partire dagli sportelli, dalle resistenze agli sfratti incidere sulle politiche abitative?
Migranti: quale impatto possono avere le nuove leggi sul permesso di soggiorno a punti e le norme in tema di immigrazione contenute nel pacchetto sicurezza sulla vita dei migranti? Quali pratiche di disobbedienza e resistenza si possono attuare per arginare queste forme di discriminazione e sfruttamento che hanno trasformato un razzismo diffuso in vere e proprie leggi razziali? Che funzioni possono avere gli sportelli di mutuo soccorso legale in questi termini?
Lavoro: Il collegato lavoro, l’accelerazione verso l’eliminazione del contratto di lavoro di categoria, il crescente numero di lavoratori costretti a forme di lavoro in nero sono elementi della frammentazione dei salariati che ci pone di fronte alla questione della ricomposizione della classe lavoratrice. Come è possibile sostenere le lotte molecolari dei lavoratori ricattati dalla crisi, le micro vertenze contro datori di lavoro opportunisti e metterle in rete con le grandi battaglie dei lavoratori dipendenti della grande industria? Come intrecciare queste rivendicazioni con quelle dei lavoratori autonomi come ad esempio tutto il variegato mondo delle partite iva? Come costruire percorsi di solidarietà ampia con altri soggetti sociali? Quale ruolo per gli sportelli?