Il 14 dicembre sarà una giornata storica. A Roma, in Parlamento, si deciderà delle sorti del governo Berlusconi. Da 15 anni, quasi ininterrottamente, il paese è governato da una destra fascista e razzista. Forza Italia, PDL e Lega Nord si sono spartiti le risorse che noi quotidianamente contribuivamo a creare, così mentre il nostro tempo passava all’interno dei luoghi di lavoro, nella quotidiana lotta per arrivare alla fine del mese, le loro tasche si riempivano del nostro denaro. Martedì 14 dicembre decine di migliaia di precari, studenti, docenti, ricercatori e lavoratori della conoscenza raggiungeranno da tutta l’Italia la capitale, per gridare con forza la loro contrarietà al Ddl Gelmini, che di fatto elimina il diritto all’accesso ad una istruzione pubblica. Il movimento del mondo dell’università e della scuola, però non si limiterà a sostenere le sue rivendicazioni specifiche. Infatti le decine di migliaia di persone che assedieranno il Parlamento cercheranno di dare la spallata finale a questo governo senza idee e incapace di proporre soluzioni concrete alla crisi economica e sociale. Sarà un assedio vero determinato e sincero per affermare che tutta la classe politica che siede in Parlamento è inadeguata, in malafede e pensa solo a se stessa.
Noi abitanti di Zona San Paolo donne e uomini, lavoratori, studenti, inquilini, precari, autoctoni o migranti saremo con il cuore insieme a tutti coloro che assedieranno i palazzi del governo, ma con i nostri corpi resteremo a Torino, nel nostro quartiere, di fronte ai portoni di due appartamenti, al fianco di due famiglie che hanno ricevuto lo sfratto. Resteremo in quartiere a difendere il diritto fondamentale alla casa, che negli ultimi 5 anni, nella nostra città è stato fortemente messo in crisi. Infatti nonostante il costo degli affitti a Torino sia decisamente sotto la media delle grandi metropoli europee e italiana, la feroce crisi che ha colpito il lavoro ed in particolare il comparto dell’auto, ha prodotto una fortissima riduzione del reddito medio dei torinesi. Così moltissimi di noi sono stati costretti a stringere la cinghia e a tagliare il superfluo.. aspettando che la tempesta passasse, ma la tempesta si è prolungata oltre ogni aspettativa e moltissime persone sono finite nell’insolvenza, strangolate dai debiti, impossibilitate a pagare quello che fino a pochi mesi prima sarebbe sembrato scontato pagare ovvero l’affitto. Così la prima capitale d’Italia è schizzata in cima alle classifiche delle statistiche sugli sfratti fino a posizionarsi al 2° posto dietro solo a Roma. Questa la storia di molti di noi, più di 20000 negli ultimi 5 anni. Questa la storia di Massimo e Oscar e delle loro famiglie, che martedì 14 dicembre vedranno presentarsi di fronte a casa, l’ufficiale giudiziario ed il padrone, che saranno lì per liberare l’alloggio. Queste due famiglie, però non avranno alternativa alla strada. In attesa di una risposta dell’emergenza abitativa, unica flebile speranza che il comune di Torino propone a chi si trova in questa situazione, avranno con loro la solidarietà degli altri inquilini e degli altri abitanti di zona.
Saremo come sportello diritto alla casa zona San Paolo, e vi chiediamo di essere con noi, di fronte ai portoni di via Trinità 1 bis e di via Frejus 83 per impedire questi sfratti, per chiedere che queste famiglie ottengano un rinvio per un tempo adeguato a trovare soluzioni alternative.
Saremo con i nostri corpi in quartiere a difendere il diritto alla casa e con i nostri cuori a Roma ad assediare il governo.
Que se vayan todos!
Che se ne vadano tutti! Politici, affaristi, immobiliaristi e palazzinari.
Appuntamento a tutte e tutti martedì 14 dicembre ore 8,30 del mattino corso Racconigi ang via Frejus.
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