Una storia sentita molte, troppe volte nell’ultimo anno: una famiglia colpita dalla crisi, cassaintegrazione o licenziamento e l’impossibilità di pagare l’affitto. Le notifiche iniziano ad arrivare dal tribunale, il primo contatto con l’ufficiale giudiziario, l’emergenza abitativa negata a soli due giorni dallo sfratto, il completo disinteresse da parte delle istituzioni e oggi l’arrivo della proprietà che senza nessuno scrupolo avrebbe voluto sbattere per strada una famiglia con due minori e un ragazzo di diciannove anni.
Se non fosse stato per l’intervento massiccio del quartiere, amici della famiglia e semplici passanti, e dei solidali dello sportello diritto alla casa zona San Paolo, avremmo assistito all’ennesima prepotenza da parte di proprietari arroganti che avrebbero lasciato una famiglia per la strada, senza un tetto sulla testa.
Sin dal primo mattino i solidali hanno allestito una colazione resistente per riscaldarsi in attesa dell’arrivo dell’ufficiale giudiziario e della proprietà, molti curiosi si sono avvicinati e hanno deciso di rimanere a solidarizzare con Ninfa e la sua famiglia.
Il tempo passava la tensione cresceva e la rabbia era tanta. All’arrivo dell’ufficiale giudiziario i presenti hanno impedito con i loro corpi il suo ingresso all’interno dell’edificio. Accortasi che oggi il suo infame compito non sarebbe stato così semplice ha deciso di chiedere l’intervento della forza pubblica. La proprietà, sentitasi “ostaggio dei manifestanti”, ha dovuto concedere il rinvio dello sfratto, con la richiesta che al prossimo accesso la forza pubblica si presenti in numero massiccio.
Noi solidali insieme alla famiglia continueremo a resistere e invitiamo tutt* a partecipare il 30 novembre al prossimo appuntamento in via don Murialdo 32.
LA SOLIDARIETA’ VINCE
LA DIGNITA’ NON SI SFRATTA
Così si fa!
Così si fa!!!!